7 gennaio 2012

Il futuro che sarà... PARTE PRIMA


Prima di provare a tirare fuori dei possibili scenari per il futuro prossimo riporto un link dove è presente una lunga intervista tracciante in maniera schietta gli avvenimenti e le motivazioni che ci hanno portato alla realtà di oggi. Realtà dal futuro più che mai instabile per l'intero mondo.

Consiglio la lettura prima di addentrarci nelle nostre riflessioni sul futuro.
Inoltre aiuta ad aprire gli occhi per chi ancora ha preoccupazioni del tipo "che borsa nuova voglio per Natale" o "questa estate voglio andare ai Caraibi".

Intervista a Marco della Luna


PARTE PRIMA - LA CRISI DELL'ECONOMIA E DEL CAPITALE

Non c'è potenza al mondo, da che l'uomo ha messo piede sulla terra, che sia durata a lungo, per non dire in eterno cosi come erano invece i proprositi iniziali. Cosi come da Roma al III Reich caddero, cadranno anche le attuali potenze fondate sulla moneta: USA ed Europa sono destinate molto probabilmente a sparire probabilmente in favore della regione asiatica.
La forte crisi di liquidità, che oggi attanaglia le banche dell'euro-america, si ripercuoterà sulle economia reali portando povertà ovunque. In primis crolleranno gli stati, che non potranno più attingere fondi tramite i bond costretti cosi a cedere parti sempre maggiori di sovranità a istituzioni non elette da nessuno (BCE FED ecc...). Molti saranno i broker che si toglieranno la vita.
Dilagherà quindi la disoccupazione seguita da scioperi, proteste e svariati tipi di repressioni fintanto che lo stato avrà fondi per sostenere i propri eserciti. Sicuramente fino a che non non si giungerà al ciglio del collasso tutto ciò verrà nascosto per esplodere fragorosamente dalla notte al mattino. La politica sembrerà sempre più inadeguata a dare risposte in special modo nel fronteggiare gli imprevisti (basta guardare le inondazioni recente nell'area indiana per non dire in Liguria e Sicilia Abruzzo o i fatti di Fukushima)
Evidentemente il risultato di questa progressiva debacle porterà sempre più quote di popolazione a non aver più nulla da perdere e pronte a far valere le proprie ragioni con ogni mezzo. I social network e le piattaforme come youtube giocheranno a favore di blogger, fotoreporter, giornalisti che quotidianamente riportano quella vera realtà che i media fino a poco prima hanno bypassato, poiché o troppo ottusi o troppo codardi ed asserviti per divulgarla. Con ogni probabilità sorgeranno gruppi di cittadini e aggregazioni accomunati dalle sventure cadutegli addosso: con queste rimarranno ancora vivi i germi della solidarietà e quanto di meglio c'è ancora nell'essere umano. Un rafforzamento, data la perdita di potere degli stati, si avrà nei movimenti secessionisti (spagna, Irlanda, Italia). Il caos più totale sarà inevitabile poichè nei primi tempi non ci sarà nessuna luce comune ad indicare la giusta via. Il bisogno di demolire il presente, di rivalsa e di "caccia al pane" saranno gli unici fattori comuni ai più. Blogger, giornalisti, comici e singoli individui senza fama che già oggi hanno intuito il cambiamento diventeranno i riferimenti principali di questi tempi. La vecchia struttura statale si difenderà instaurando uno stato di polizia dove le proteste e i malcontenti saranno una buona scusa per togliere le ultime libertà e per commettere orrori imprevedibili. Ad oggi in diversi stati sono già sorti movimenti rivoluzionari, probabilmente incentivati dalle lobby economiche per secondi fini (Libia, Egitto, Siria), ai quali se ne aggiungeranno altri in Europa (inghilterra, Francia, Spagna, Grecia, italia) e Stati Uniti. Una Rivoluzione Globale a mio avviso è pressoché inevitabile e necessaria sebbene costerà molte vite. Ma questa dopo tutto è solo la storia che ripete anche se in una dimensione mai vista prima perché mai sulla terra fino si sono avuti le tecnologie belliche, le telecomunicazioni e 7 miliardi di persone.

Nella seconda parte proverò ad affrontare la crisi legata ai fattori ambientali, fattori che l'uomo non può controllare e che giocheranno forte nel cambiamento in atto.

1 commento:

  1. Il solo fatto di prevedere ciò significa che forse si andrà anche oltre, dal mio punto di vista...speriamo!

    RispondiElimina